7.11.13

Pagamento mensa scolastica: rivoluzione digitale? Magari.

Il borsellino elettronico con “buoni virtuali” per la mensa scolastica è stato istituito alcuni mesi fa dall’Amministrazione comunale di Carignano con l’intento di velocizzare i pagamenti inserendo altre modalità oltre l’obsoleto bollettino postale e per responsabilizzare maggiormente le famiglie nel pagamento del servizio mensa scolastica. L’intento è ovviamente nobile e viene anche incontro alle esigenze dei genitori che hanno sempre meno tempo per recarsi in un ufficio postale per il pagamento della mensa. Inoltre il tanto decantato servizio doveva essere accessibile, anche per la registrazione, attraverso un “Portale” a ciò dedicato che avrebbe permesso di iscrivere i figli al servizio mensa comodamente da casa per chi dispone di una connessione internet.  Nelle date previste per l’iscrizione, intorno alla prima metà di settembre, cerco speranzoso sul sito del Comune di Carignano il fantomatico portale ma in evidenza sul sito nulla. Mi danneggio le cornee leggendo pagine dedicate al ciapin a bo e ad altre iniziative nonchè a notizie di viabilità modificata ma nulla sulla mensa. Deluso, pungolato dalla moglie che già pensava di essere in ritardo, mi reco uno dei giorni previsti presso l’Ufficio Scuola del Comune per chiedere informazioni ed eventualmente iscrivere alla vecchia maniera i figli al servizio mensa ma, giunto sull’uscio del variopinto municipio, mi accorgo di una moltitudine di gente ordinatamente in coda e mi sorge il dubbio che forse non mi sarebbe bastato il tempo. In effetti era la fantozziana coda per l’iscrizione alla mensa: decine di persone che brontolavano o scherzavano sulla cosa; tra la gente serpeggiavano già leggende sul giorno prima che affermavano di nonni usciti dal comune alle 22.00, altri di persone defenestrate dalla responsabile del servizio 5 minuti prima dello scadere dell’orario. Decido di abbandonare ma una voce amica mi dice che la Dott.sa Pesce, reponsabile del servizio, ha detto che da domani il “Portale” sarà operativo. Il giorno dopo mi sento positivo e accedo al sito dove vedo in evidenza una notizia sul fantomatico portale, vi accedo, tento l’iscrizione del primo figlio ci riesco...voila', vado col secondo ma il portale non prevede che abbia due figli!! Furibondo mi passa per la testa di vendere per esperimenti scientifici un figlio, poi torno alla ragione, impreco, e mando la moglie il giorno dopo in comune con un figlio iscritto nel “portale” e l’altro nel limbo. Dopo circa due ore di coda riesce nell’impresa e porta a casa due bei fogli di iscrizione con tanto di codice utente e password nominativa. Poiché la scuola è già incominciata da alcuni giorni mi reco subito da uno degli esercizi convenzionati per il versamento della quota. Entro nel negozio con il mio bel bancomat con la sicurezza di un anziano all’ufficio reclami e vengo subito stoppato dal cartolaio che mi dice: “Per adesso niente bancomat e non sappiamo nemmeno bene come funziona”! Torno in banca, prelevo e ritorno in negozio dove finalmente riesco ad acquistare i fantomatici buoni virtuali.
Oggi, presumibilmente a scadenza del credito caricato, riprovo ad accedere al “Portale” e ci trovo delle informazioni interessantissime che proprio non conoscevo ovvero il nome e cognome dei mie figli, il loro codice fiscale e la classe frequentata. Ho deciso di attendere un altro servizio previsto dall’Ufficio Istruzione dal nome angolofono: “SMS ALERT” in attesa tengo i soldi in saccoccia e aspetto le eventuali ingiunzioni di pagamento da parte del comune così potrò scatenare il mio “Solicitor”.

Alberto Tamietti
La Città in Comune

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